Sannicandro Garganico: Grotta di Piana della Macina

SANNICANDRO GARGANICO:

GROTTA DI PIANA DELLA MACINA 

Il viaggio nei pressi di Sannicandro Garganico riprende presso la Grotta di Piana della Macina.

Volevo innanzitutto scusarmi con il Gruppo Speleologico del Gargano, che ha accompagnato i visitatori della Dauniatur, poichè non l'ho citato nel post precedente, ma è stato fondamentale per la riuscita della "spedizione". 
 
Sulla Grotta di Piana della Macina si può dire che è sicuramente una delle più spettacolari del Gargano.

Non è accessibile a tutti; alla sua entrata infatti vi troviamo una cancellata, per evitare pericoli ad incauti visitatori e per proteggere questo microcosmo di ineffabile bellezza.

All'entrata ci hanno preceduto gli esperti speleologi del gruppo per la messa in sicurezza e il posizionamento di alcuni punti di illuminazione.

Alcuni gradini e poi...si inizia il percorso attraverso una strettoia tra le concrezioni e con alcuni dislivelli da superare. 
Muoversi è difficile, è buio e per camminare ci si avvale di torce;  tuttavia ne vale la pena per ammirare stalattiti e stalagmiti, talvolta riuniti in colonne, drappi, gocce che pendono dal soffitto con le loro trasparenze...

In alcuni punti le concrezioni sembrano zanne d'elefante... Per terra molto fango.

La strettoia ci porta ad uno strapiombo di circa 15 metri e qui ci si dovrebbe solo fermare a rimirare verso il basso; ma i coraggiosi decidono di scendere. 

Sono soprattutto gli appassionati fotografi del gruppo, che mai vorrebbero perdere quell'opportunità di fotografare le indicibili meraviglie che vedono...e quando mai ci ricapita?

Gli esperti speleologi ci imbracano e ci fanno scendere ad uno ad uno, in tempi dilatati per permetterci l'accostamento personale lungo le rocce scoscese .
Io mi fermo quasi al fondo, ma ora sono lasciata momentaneamente sola e non mi posso muovere per non scivolare. 
Più giù, a lato, c'è un'ulteriore passaggio, che noi non vedremo, ma pare porti in un'altro "scrigno" di tesori, con stalattiti  molto particolari e  cristalli di calcite.

Ferma lì, poco distante da altre persone, scatto a raffica fotografie, aspettando che qualcuno  ci  venga a riprendere per la risalita. Scatta anche la luce del generatore e si rimane al buio per un pò. 
Finalmente vengono e si torna su!

So solo che all'uscita mi ritrovo totalmente sporca di fango (anche la reflex, che nella scalata verso il basso avevo protetto nel giubbino!)
E che è stata una delle più belle e pazze avventure della mia vita.

Guardate la slide e capirete!

La slide, qualora non riusciste a vederla, è su You Tube al link: http://youtu.be/X2IfZ57L0vg