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martedì 5 febbraio 2013

Presentazione del Concorso "il Fotocoriandolo"


NEWS FROM MANFREDONIA

03/02/2013

Presentazione evento
2^ EDIZIONE 
IL FOTOCORIANDOLO
CONCORSO FOTOGRAFICO


  


All’insegna del connubio tra le risorse e la cultura del nostro territorio, si è svolta in data 3 febbraio 2013 presso il LUC (Laboratorio Urbano Culturale) di Manfredonia la presentazione del 2° Concorso Fotografico “Il Fotocoriandolo”.
Indetto dal Circolo Culturale  “MANFREDONIA FOTOGRAFICA” e patrocinato da BIOFOOD PUGLIA (Associazione dei Produttori e Consumatori Biologici e Biodinamici Pugliesi),  esso si innesta all’interno degli eventi del 60° Carnevale di Manfredonia.

Il tema del concorso di quest’anno è : “Il Carnevale di Manfredonia prima e dopo” , con la  specifica che il concorso stesso non verte esclusivamente sulle immagini delle parate dei carri allegorici e delle maschere, ma su tutto quel che circonda l’evento.


Come si lega il patrocinio di Biofood con un concorso fotografico?
In realtà le risorse del territorio si sviluppano anche in relazione dell’immagine che il territorio dà di sé all’esterno, richiamando l’attenzione di una clientela più vasta sulle attività che in esso si svolgono.
In questo caso, l’immagine è fotografica ed è relativa al Carnevale.

Per quanto riguarda la serata dell’evento, essa si è svolta all’insegna delle interviste a personaggi pubblici sul tema dello sviluppo del territorio e delle sue peculiarità.

Presentatrice  e intervistatrice, Luana Di Lauro, dell'Associazione "Manfredonia Fotografica", che ha inizialmente ringraziato il Comune di Manfredonia e gli sponsor.
Nell'intervista, l’Assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo Economico, Antonio Angelillis ha specificato  la possibilità di sviluppo della nostra produzione ittica (in ispecie nella pesca del rossetto e nell'allevamento delle ostriche) e agricola, attraverso una migliore fruizione delle acque per l'irrigazione.

 








L'’intervento del Presidente della nuova Agenzia del Turismo, Fusilli, si è legato invece  alla preoccupazione per uno sviluppo legato all’amore verso il territorio che diventa possibilità per le generazioni future.

 

Il Direttore del GAL DAUNOFANTINO, Trombetta, ha enunciato alcune misure attive, ovvero alcune direttive per ricevere fondi non solo per l’agricoltura, ma anche per l’agriturismo ed altre attività ad essa connesse.



















Il senso della cultura bio e della crescita di tutta la filiera dalla produzione al consumo è stato il filo conduttore dell’intervento della Presidente di BIOFOOD PUGLIA, Teresa Musacchio, che lo ha collegato al vivere sano… un nuovo stile di vita da introdurre anche nelle nuove generazioni legate spesso al consumo di cibo spazzatura.

  

 

















In chiusura del dibattito Michele Rinaldi, vicepresidente  di Manfredonia Fotografica, ha spiegato come la nascita di tale associazione sia partita da un gruppo di amici legati da un’unica passione,  quella fotografica per l'appunto, fino ad arrivare ad una quarantina di iscritti.
Si è così arrivati al momento principale della serata con la presentazione ufficiale del concorso.
 

La serata è stata allietata infine da una degustazione di formaggi, fette di pane con olio, e assaggio di pomodori pelati gentilmente offerti da aziende locali che hanno aderito alla visione genuina e biologica della vita. 






Maggiori informazioni sul concorso fotografico si possono avere visitando il sito: www.manfredoniafotografica.it

giovedì 31 gennaio 2013

Carnival of Manfredonia: S. Antonio "Masks and sounds" (english)

Carnival of Manfredonia

Posteer of the Carnival 2012

S.  Antonio "Masks and sounds"

Jauary 17

Here it came: S. Antonio(S. Anthony).

The one in question is S. Antonio, celebrated on the day of the official opening of the Carnival; so he is  associated with  the  way of  saying  "masks and sounds."

In the past, on this day it was usual to lit a bonfire and began the great parades of masked groups, parades that dragged on until the  Carnival top
days repeating into  the " Thursday of Carnival " (...Fat Thursday, as we say).

They danced often at home with friends, and it was also in the so-called "socie", rooms equipped with festoons and with music: the masked groups arrived there after wandering in joy through the streets of the city and there were three dances, then they came (making room for others ...) going in search of  another "socia" for another three dances ... and so on! A swirl of colorful masks flooded the streets then, met and made ​​jokes.

It was a custom, that of Thursday of Carnival in the "socie", which unfortunately has been lost with the organization of
paid dances in rooms with adequate security measures ... but necessary! 


However, despite losing so important moments of our own tradition, even today Dauno Carnival is known, enriched over time by additional wonderful parades and prepared even to the smallest detail.

P.S. For  further enrichment on the day Dauno Carnival .... wait for me!



domenica 27 gennaio 2013

Carnevale Dauno 2012 - sfilata

IL CARNEVALE DAUNO   2012                 

 MANFREDONIA


videoclip su You Tube (clicca qui sul link se non si vede dal post)


Videoclip di foto amatoriali di GIUSY NOVELLI sulla Sfilata delle Meraviglie, dei Gruppi Mascherati e dei Carri di cartapesta del Carnevale Dauno di Manfredonia del 2012.

sabato 19 gennaio 2013

60° Carnevale di Manfredonia - Inaugurazione

60° CARNEVALE DI MANFREDONIA

Inaugurazione 

 E così, anche quest'anno,

SUA MAESTA' IL CARNEVALE E' ARRIVATO !!!

In data 17 gennaio è avvenuta presso Palazzo dei Celestini ,  la tradizionale inaugurazione del Carnevale dando il via alle numerose iniziative che da sempre lo contraddistingue.
Presente il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi,  la serata è stata allietata dalla conduzione di Veronica Pellegrino, dalla comicità di Tommy Terrafino e dalla presenza  di bambini e adulti in maschera con  abiti della precedente edizione.



E' stato inoltre  mostrato durante la serata, attraverso un video, il lavoro impegnativo di ideazione e costruzione dei carri  da parte degli abili maestri cartapestai di Manfredonia, che ogni anno si adoperano con la loro abilità a farne sempre di nuovi, e sempre di maestosa bellezza.


La novità di quest'anno , secondo quanto annunciato dalla presidente  del Comitato organizzatore Anna Rita Prencipe, sta nel fatto che il nostro Carnevale non si chiamerà più Carnevale Dauno, ma Carnevale di Manfredonia.

 Il programma del periodo prevede:

- il 10 febbraio   la SFILATA DELLE MERAVIGLIE, parata dei bambini della Scuola dell'Infanzia e Primaria ( che è resa possibile ogni anno dall'impegno e dall'enorme dedizione delle insegnanti) con quella dei Gruppi Mascherati e dei Carri di cartapesta;
- l' 11 febbraio il tradizionale  Veglioncino dei Bambini ;

- il 12 febbraio sfilerà la "Golden Night"ovvero la parata serale dei Carri e dei gruppi mascherati;
- il 16 "La Notte Colorata"  ripeterà in serata la sfilata del 10 e  si concluderanno i festeggiamenti con IL SIPONTINO SHOW.

Durante la serata  Ze Peppe  è arrivato su una vespa decorata allo stile "figli dei fiori"col motto "NO ZEPEPPE, NO PARTY": in realtà è stato svelato attraverso un  manifesto il senso che si è voluto dare al Carnevale di Manfredonia quest'anno ovvero il senso di festa che deve permeare l'atmosfera della nostra cittadina alla presenza dell'illustre ospite appena arrivato.

Per chi fosse forestiero e non lo conoscesse, Ze Peppe è  un fantoccio di paglia vestito da cafone, ovvero da campagnolo, avvezzo a bere vino e a divertirsi: la sua venuta in città dalle campagne  apre ufficialmente il Carnevale di Manfredonia. Viene, come consuetudine, portato  con una sedia lungo le vie e a lui si associa qualche allegra brigata...ma dopo tre giorni di bagordi, passati svuotando fiaschi di vino e in allegra compagnia con le bande mascherate che lo seguono nei divertimenti,  muore il martedì dopo Carnevale per broncopolmonite acuta e ne segue un degno funerale.

E dunque così...tra coriandoli, musiche e danze, anche quest'anno Manfredonia si appresta...a quel che il seguito dei giorni ci dirà...





mercoledì 16 gennaio 2013

Carnevale di Manfredonia

Carnevale di Manfredonia

Manifesto del Carnevale 2012

S.  Antonio "Maschere e suoni"

17 gennaio

Eccolo arrivato: S. Antonio.
Quello in questione è S. Antonio Abate, festeggiato nel giorno dell'apertura ufficiale del Carnevale;  a lui  perciò si accomuna il modo di dire "maschere e suoni".
In passato in questo giorno si accendeva un grande falò e cominciavano le grandi sfilate di gruppi mascherati, sfilate che si protraevano fino ai giorni clou del Carnevale ripetendosi nei "giovedì grassi". 
Si ballava spesso in casa tra amici, e si andava anche nelle cosiddette "socie", locali attrezzati con festoni  e con musica: i gruppi mascherati vi giungevano dopo aver girovagato in allegria per le strade della città e vi facevano tre balli, poi uscivano (facendo posto ad altri...) andando alla ricerca dell'ennesima socia per altri tre balli...e così via! Un turbinio di maschere colorate inondavano dunque le vie, si incontravano e si facevano scherzi.
Era una consuetudine  quella del giovedì grasso nelle "socie" che purtroppo si è andata perdendo con l'organizzazione di veglioni a pagamento in locali con misure di sicurezza adeguate...pur necessarie! 



Tuttavia, seppur perdendo momenti  così importanti della propria tradizione, ancora oggi il Carnevale Dauno è  rinomato, arricchito nel tempo da ulteriori meravigliose sfilate e preparato ancora nei minimi dettagli. 


P.S. A giorni ulteriori arricchimenti sul Carnevale Dauno....aspettatemi!



 

mercoledì 2 gennaio 2013

Vieste (english)


 VIESTE                   

VIESTE is an Italian town in the province of Foggia, about 13,000 inhabitants. It is part of the Gargano National Park.

It 's the most eastern town of Gargano. Stands out from view, after going through the winding streets amongst pine and olive trees, on a rocky peninsula, a white cliff jutting into the blue sea.

There are actually three bays separated by two tips.
TIP ST. FRANCESCO (PUNTA S. FRANCESCO) is to the east, raised and steep: we find the medieval district full of narrow streets, stairways, arches and houses with low doors, the neighborhood overlooking the "Ripa", long balcony overlooking the sea going down to Borgo s. Francesco (where there is the Church of ST Francesco), while in the upper stands the Castle, and nearby, the Cathedral.

TIP of HOLY CROSS (PUNTA DI SANTA CROCE)  is to the north, flat area, here has developed the modern part with wide roads chequerboard the new City Hall, the municipal gardens, luxury and well equipped. hotels

In the middle of the small beach of Marina Piccola, in front of the lighthouse, instead proceeding south of  Tip of S. Francis there is a long sandy beach where stands PIZZOMUNNO.

To the west of Tip of Holy Cross stretches from the port towards Peschici, the beach of S. Lorenzo.


A bit of history

Prehistoric man was present in the area since the Paleolithic, as attested by the discovery of rock-cut tombs with grave goods  and of a "dolmen" now destroyed. Here he practiced farming and agriculture. Many coastal communities formed in   housing organizations: this was so the old Uriah, and this, we think, resulting Vieste.

Several were commercial contacts with the East, which led to the Christianization of the people. In the area have been found in fact many early Christian necropolis, including that of "La Salata."
 

Suddenly there was a period in which the population, for mysterious reasons, left the city. Vieste was destroyed and much of it was covered with sand.
After this "time gap", we find, according to sources, in the tenth century already repopulated, and, under the Byzantine rule, with great prestige. It was connecting bridge with Yugoslavia, point defense and military center of commerce.


When the Byzantine Empire was defeated by the Norman, Gargano was assigned to the Count of Aversa Rainulfo Drengot (in 1045). However Vieste remained Byzantine until 1065, when the Gargano and the same city came into the hands of Roberto Drengot, nephew of Ranulf. There he developed farming and trade (especially the sea), and also built new walls in Vieste, the Castle and the Cathedral.

Vieste later came under the domination of Anjou.
In the course of its history was often exposed to attacks from the sea, the Venetians sacked in 1239, then suffered the Turkish raids. These include the most terrible, that of Achmet Pasha in 1480, and that of Dragut Rais, in 1554 beheaded thousands of inhabitants of Vieste and ordered to destroy and burn the city. The massacre is commemorated by a plaque near the Cathedral at STONE CHIANCA AMARA.

It was later part of the Kingdom of Naples and the Two Sicilies under the Bourbons. But many notables joined the cause of the unification of Italy and paid the price with the death penalty or by imprisonment.
Others fled and founded companies of Carbonari following the ideas of Mazzini. The followers of the Bourbons made ​​various repressions in the blood, even after the unification of Italy. The Bourbon troops now in disarray soon joined the brigands of Gargano which they implemented unprecedented acts of violence, robbery and revenge.

Even the World Wars saw Vieste pay hard, and many were historical events along the Adriatic coast overlooking it.

But coming to more modern times we see the town flourish, developing an economy based on agriculture and livestock. Moreover, thanks to tourism development started since the 60s, has become renowned town full of accommodation facilities ...

What to see

THE CATHEDRAL



Of Apulian-Romanesque style, is flanked by a bell tower of the Baroque style, due to a subsequent reconstruction after the fall of 1772.

The original structure dates back to centuries. XI, but the Church shows signs of continuous reconstructions made over the centuries.

The interior has a nave and two aisles separated by two rows of columns. The nave was covered in 1750 by the will of Bishop Cimaglia, by a wooden ceiling painting in tempera and three large paintings of the Neapolitan school.

Dedicated to the Assumption, is venerated wooden statue of St. Maria di Merino, which is located in the Chapel of the Annunciation. It was elevated to Basilica with Papal Bull on February 12, 1981 by Pope John Paul II.


THE CASTLE

It 's a fortified triangular complex ; to the east, west and north  it presents  pentagonal bastions, while to the south there are not defensive structures because this side is perched on a cliff of limestone cliffs overlooking the sea.

The door is in the south-east, in the past they were accessed through a drawbridge.

The interior consists of a few buildings around a courtyard triangle, and in the south-east there is the Church of the Annunciation and the residence of the castellan.

It was damaged several times by the raids of the Venetians and in World War I, as well as by the earthquakes around the year 1646.

He went out of use in 1840. Today it is home to a branch of the Italian Navy.
THE CHURCH AND CONVENT OF ST FRANCESCO
The Church of St. Francesco and the convent are on the east of the center: the complex was founded in 1438 and initially was ruled by the Poor Clares under the title of S. Catherine of Alexandria. In 1480 it was destroyed by the islamic Achmet Pasha, rais in the service of Mohammed II.

Dates back to around 1546 the settlement of the Conventual Fathers Minor.

Between the sixteenth and the seventeenth century, the convent was incorporated into a stronghold to the north and south-east and became first parade, and after the sale, prison.

The church consists of a single nave with a wooden beamed ceiling painted and closed by a quadrangular apse vaulted.

Along the nave there are six chapels, two of which are painted and gilded wooden altars and paintings from the eighteenth century.




Built on the rock of St. Eufemia, the lighthouse has been active since 1868. The rock was the site of a shrine dedicated to Venus Sosandra in the classical age, shrine, which became a place of Christian worship. The inner walls of the complex are engraved with sacred symbols and sailors, votive inscriptions and celebratory.







NATURAL BEAUTY 

In Vieste and around the rock formations are delineated on the sea here and there in the form of caves, arches, caves ... with olive trees overlooking the coast like ancient sentinels. And this is the most striking feature of the landscape to the eye of the visitor



 According to the castle on the beach, south of the town, stands a monolith, about 25 meters high called PIZZOMUNNO which is the symbol of Vieste.

PIZZOMUNNO

THE LEGEND                                     

It is said that before Vieste became a town existed in those places a village of fishermen's huts.

Here lived a tall, strong boy named PIZZOMUNNO and a girl with long blond hair named Cristalda. The two young loved each other and were inseparable.

Every day, when Pizzomunno went with his boat in the sea to fish,
mermaids went up to the surface , enchanted by the smile of the young. They sang sweet melodies for him.



The marmaids proposed more than once to Pizzomunno to be their king and lover; in exchange he would have immortality.

But the young man refused, so great was his love for Cristalda.

One evening the two young people were waiting for the night on the island off the coast and the mermaids, seeing themwere blinded by jealousy so  they attacked
Cristalda and dragged her into the depths of the sea. Pizzomunno tried in vain to save her.

The next morning the fishermen found on the beach that white rock which according to legend is the same Pizzomunno petrified with grief.

The legend tells that Cristalda goes back a hundred years from the seabed to relive with Pizzomunno one night their old love.

  Nearby

The Architiello, rock arch carved by erosion is going  from Vieste to Mattinata towards the south of Vieste.

The marine CAVES be observed externally and sometimes internally through guided tours: we find along the coast Cave smashed, two eyes, the Cave Round of Bats, the Serpent, the Purple and Emerald.

Even the Tremiti Islands are accessible by ferry from Vieste.

The Umbra Forest, inland, is a pleasant place of green to stay in the hottest days.