Visualizzazioni totali

domenica 22 luglio 2012

Bovino (sub-Appennino Dauno)




SUB-APPENNINO DAUNO: 

 BORGHI E VEDUTE 

BOVINO


La terra del sub-Appennino Dauno è un piccolo gioiello di pianure e colli che si rincorrono e giocano tra il giallo del grano e il verde dei boschi. Tra di essi si stagliano improvvisamente borghi pieni di fascino e cultura, con le loro case dal colore antico della pietra e i castelli arroccati, le chiese e i viottoli da percorrere e scoprire.

 Tra di essi spicca Bovino, posto tra Puglia e Campania, che ha la denominazione di "borgo più bello d'Italia".


LA SUA STORIA  
 
Il suo nome deriva probabilmente dalla lingua osca (parlata dalle antiche popolazioni della Daunia), in quanto fu fondata dai Dauni, e significava probabilmente "bue".
Nel 323 a.C. partecipò alle lotte sannitiche contro Roma, ma i  Romani la distrussero e la ricostruirono, dandole il nome di  "Vibinum". Qui sostò anche Annibale prima della battaglia di Canne.
Varie furono le dominazioni che si successero, dai Bizantini ai Longobardi (che la portarono sotto il Ducato di Benevento), dagli Svevi agli Angioini. Nel periodo di Federico II ebbero un periodo fiorente e di pace.

 Nel XII secolo furono annessi ad esso  numerosi possedimenti, divenendo feudo importante sotto varie casate gentilizie di feudatari.
Tra le varie personalità che si succedettero, ricordiamo in particolar modo Don Giovanni da Guevara, nobile di Spagna, che diventò Duca di Bovino per concessione del Re Filippo di Spagna nel 1575. A lui si deve l'ampliamento del Castello, che divenne Palazzo Ducale.

Nella zona di Bovino, a partire dalla seconda metà dell'800, si sviluppò il fenomeno del brigantaggio: i viandanti che attraversavano l'Appennino erano spesso assaliti e depredati dai briganti.


 IN GIRO PER IL BORGO


Distrutto e ricostruito più volte dopo le varie dominazioni e i terremoti del 1456 e del 1627, il borgo riporta in sè i segni dei differenti passaggi, dispersi tra le case bianche di pietra, le strade di pietra del centro storico e i viottoli con le loro scalinate ripide, le chiese e i portali dei palazzetti nobiliari. 




LA CATTEDRALE





Eretta nel  X secolo secondo lo stile bizantino,  la Cattedrale fu modificata nel secolo successivo secondo i canoni dello stile romanico, pur conservando al suo interno elementi dello stile precedente.
La facciata, del 1231,  rivela un primitivo stile gotico che avviava verso il romanico pugliese, e presenta linee semplici e motivi floreali e antropomorfi..
Vari adeguamenti (la ricostruzione del XIV secolo, un'ulteriore restauro nel 1535, e altri a susseguirsi per il completamento degli arredi) ci permettono comunque ancora di poter ammirare al suo interno il coro ligneo seicentesco dell'abside, la tomba del vescovo Giustiniani (1608), e un dipinto importante, raffigurante il Martirio di S. Sebastiano. Quest'ultimo è attribuito a Mattia Preti, allievo del Caravaggio.


 




IL CASTELLO   (PALAZZO DUCALE)

 



In cima ad uno dei suoi colli, il Castello o Palazzo Ducale domina il borgo. 
Esso fu voluto dal conte Drogone nel 1045 , fu ampliato in seguito da Federico di Svevia, ma, come già accennato, fu il Duca Don Giovanni da Guevara a farla diventare nel Seicento Palazzo Ducale con ulteriori ampliamenti. E dai suoi discendenti fu abitata anche in seguito fino al 1961. 
Del periodo normanno rimane la torre cilindrica risalente all'XI secolo.                   
                                             
Nei suoi saloni hanno soggiornato anche personaggi illustri  quali Torquato Tasso, Gian Battista Marino, Maria Teresa d'Austria e Papa Benedetto XIII. 


 



Altro...:

  • PALAZZO VESCOVILE: è del 700, vi si  trova la Biblioteca, con circa 10.000 volumi
  • CHIESA DI SAN PIETRO: la più antica di Bovino, di stile romanico esternamente, mentre al suo interno si fondono parti barocche (l'unica navata) e romanico bizantine (nel presbiterio) .
  • SANTUARIO DELLA MADONNA DI VALLEVERDE: ...v. approfondimenti .


Nessun commento:

Posta un commento